Avvocato per malasanità e colpa medica a Palermo

La responsabilità civile è la conseguenza giuridica di un comportamento illecito riferibile ad un soggetto a titolo di colpa; essa è fonte di risarcimento, ove esista e nella misura in cui si possa provare un rapporto fra detto comportamento illecito e il danno prodotto.

Tale tipo di responsabilità, di solito si ricollega al fatto che un soggetto danneggi altri ingiustamente, per negligenza, imprudenza, imperizia ovvero per inosservanza di leggi o regolamenti (genericamente c.d. colpa), ledendo la sua integrità psico-fisica o cagionandone la morte. In questi casi la normativa vigente nazionale e transnazionale autorizzano il soggetto leso a chiedere il risarcimento dei danni.

Le predette regole aventi carattere generale valgono a maggiore ragione se a commettere l’illecito è un professionista qualificato come il medico, al quale è invece richiesta dalla legge la diligenza non dell’uomo medio, ma commisurata al grado di professionalità necessaria per quel tipo di attività professionale.

Se dunque, per esemplificare, il ginecologo commette un errore diagnostico su un nascituro, omettendo di diagnosticare per sua imperizia una sindrome di down, e impedendo quindi alla madre di scegliere se portare avanti la gravidanza o abortire (facoltà concessa in questo caso dall’art.6 della Legge 194 1978 pdf) la diligenza di quel ginecologo sarà valutata alla stregua della diligenza richiesta al ginecologo che opera in quel settore e con riferimento alla conoscenza che questi aveva delle linee guida del settore. La stessa cosa varrà per il cardiologo, per l’oncologo e cosi via.

Il predetto risarcimento è accordato non solo nei casi di attività svolta dal medico, ma in genere nei casi di attività dei sanitari ovverossia tutte quelle professioni che consistano nello svolgimento, da parte di soggetti abilitati, dell’attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione del malato ( es: infermiere professionale, assistente sanitario, ostetrica, fisioterapista, tecnico di laboratorio etc.)

Consulenza risolutiva per malasanità e responsabilità medica

Il Team di avvocati dello Studio Petrolà a Palermo è composto da professionisti con esperienza pluriennale nel settore della responsabilità medica e rappresenta con successo i propri clienti nelle cause di responsabilità medica da mancata o errata diagnosi.

L’approccio attento al caso specifico e la corretta preparazione istruttoria della causa, hanno permesso ai clienti dello studio Petrolà di ricevere il giusto risarcimento per i danni subiti.

Nell’ambito medico sanitario, lo studio fornisce assistenza a strutture pubbliche e a pazienti che hanno subito un danno a causa di un errore medico.

Lo Studio si occupa di diverse problematiche, tra cui:

  • Diagnosi errata e/o non tempestiva;
  • Protocolli sanitari;
  • Rapporto tra medico e struttura;
  • Consenso informato;
  • Danni alle persone;
  • Controversie;
  • Mediazione e negoziazione assistita.

L’avvocato esperto in risarcimento danni per malasanità risponde

Il termine “malasanità” si riferisce a casi di negligenza, errori o inefficienze nel sistema sanitario che causano danni ai pazienti. Può comprendere errori medici, diagnosi sbagliate, ritardi nel trattamento, infezioni ospedaliere e altri problemi derivanti da una cattiva gestione delle cure.

L’errore sanitario è un evento avverso che si verifica durante il processo di cura e che causa un danno al paziente. Può derivare da errori di diagnosi, di terapia, di procedura o di comunicazione tra il personale sanitario. Gli errori sanitari possono essere dovuti a negligenza, imperizia o imprudenza dei medici o degli operatori sanitari, ma anche a problemi organizzativi o strutturali del sistema.

Per denunciare un caso di malasanità, è necessario raccogliere tutta la documentazione medica relativa al caso (cartelle cliniche, referti, esami) e rivolgersi a un avvocato specializzato in responsabilità civile da danno sanitario. L’avvocato valuterà se ci sono gli estremi per presentare una denuncia e avviare un’azione legale per ottenere il risarcimento dei danni. La denuncia può essere presentata all’autorità giudiziaria (Procura della Repubblica) se si ritiene che ci siano stati reati, oppure si può avviare una causa civile per la richiesta di risarcimento.

Per denunciare un dottore per sospetta malasanità, è necessario raccogliere tutta la documentazione medica relativa al caso e rivolgersi a un avvocato specializzato in responsabilità sanitaria. L’avvocato valuterà se ci sono gli estremi per presentare una denuncia all’Ordine dei Medici competente per territorio, che potrà avviare un procedimento disciplinare nei confronti del medico. Se si ritiene che ci siano stati reati, si può presentare una denuncia penale alla Procura della Repubblica. In caso di danni, si può avviare anche una causa civile per ottenere il risarcimento.

Per denunciare una struttura ospedaliera per sospetta malasanità, è necessario raccogliere tutta la documentazione medica relativa al caso e rivolgersi a un avvocato specializzato in responsabilità sanitaria. L’avvocato valuterà se ci sono gli estremi per presentare una denuncia alla direzione sanitaria dell’ospedale e all’ASL competente, che dovranno avviare un’indagine interna. Se si ritiene che ci siano stati reati, si può presentare una denuncia alla Procura della Repubblica. In caso di danni, si può avviare anche una causa civile contro l’ospedale per ottenere il risarcimento.

Per denunciare un errore medico, è necessario raccogliere la documentazione medica, rivolgersi a un avvocato specializzato e procedere con una consulenza medico-legale. L’avvocato valuterà se l’errore medico ha causato un danno al paziente e, in caso affermativo, potrà avviare una procedura stragiudiziale o giudiziale per ottenere il risarcimento.

Il risarcimento per malasanità comprende il danno biologico (lesioni fisiche e psichiche), il danno morale (sofferenza), il danno patrimoniale (spese mediche, perdita di reddito) e il danno esistenziale (peggioramento della qualità della vita). Il calcolo del risarcimento è complesso e richiede una valutazione medico-legale accurata, tenendo conto della gravità del danno, dell’età del paziente, delle sue condizioni preesistenti e delle sue prospettive future.

Se la sentenza di primo grado non è soddisfacente, è possibile fare ricorso in appello entro 30 giorni dalla notifica della sentenza o entro sei mesi dal deposito della sentenza. Il ricorso va presentato alla Corte d’Appello competente, attraverso un avvocato. La Corte d’Appello riesaminerà il caso e potrà confermare, modificare o annullare la sentenza di primo grado.

Il Tribunale del Malato è un’associazione di volontariato che offre assistenza ai cittadini in caso di problemi con il sistema sanitario. Non ha poteri giudiziari, ma può fornire supporto informativo, consulenza legale e mediazione. Per fare una denuncia al Tribunale del Malato, è possibile contattare la sede locale o compilare un modulo online sul loro sito web.

La durata di una causa civile per malasanità è variabile e dipende dalla complessità del caso, dal numero di consulenze tecniche necessarie, dal carico di lavoro del tribunale e dall’eventuale ricorso in appello. In media, una causa di questo tipo può durare da 3 a 5 anni, ma in alcuni casi può protrarsi anche per un periodo più lungo.

L’articolo 7 della legge Gelli-Bianco distingue tra la responsabilità civile del medico e delle strutture sanitarie. La struttura sanitaria risponde risponde delle condotte dolose e colpose dei professionisti che vi operano all’interno ai sensi degli artt. 1218 e 1228 del Codice Civile (responsabilità contrattuale) entro il termine di prescrizione di 10 anni dal momento in cui il paziente ha avuto conoscenza del danno subito. Il medico risponde invece dei danni eventualmente cagionati al paziente a titolo di responsabilità extracontrattuale ex art. 2043 c.c nel termine di 5 anni. Tuttavia, è consigliabile agire tempestivamente per raccogliere le prove e avviare la procedura tesa al risarcimento, in quanto il decorso del tempo può rendere più difficile la ricostruzione dei fatti e l’accertamento delle responsabilità.